Camerino, Fabriano e Matelica
Alloggiare al Collegio Bongiovanni di Esanatoglia, tra i suoi tanti pregi, ha sicuramente la posizione: sei infatti vicinissimo a 3 comuni ricchi di storia, d’arte e di bellezze.
Stiamo parlando di Camerino, Matelica e Fabriano.
Ma vediamoli nel dettaglio.
Camerino, la rinascita dalla storia
Camerino è una vera perla da scoprire racchiuso tra i Monti Sibillini e il Monte San Vicino.
Il terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016 ha messo a dura prova la vita di questa città, che come una fenice sta rinascendo dalla sua storia e dalle sue origini.
Camerino è infatti costellata di bellezze naturali, monumentali, tradizione culinarie e vanta delle più prestigiose università d’Italia: Unicam.
Qui la presenza della Chiesa è stata da sempre molto forte, per questo Camerino è ricca di bellezze monumentali legate al mondo del culto,come:
• il Monastero di Santa Chiara, che accoglie le opere di Camilla battista da Varano;
• l’Archivio di Stato che conserva il patrimonio cartaceo e la storia della città dal 1207 al XX secolo;
• il convento di Renacavata.
La Rocca d’Ajello
Tra Camerino e Castelraimondo troviamo la Rocca d’Ajello, antica fortezza dei duchi Da Varano, signori di Camerino, costruita tra il 200 e il 500.
Una struttura composta da due torri con merlatura guelfa, fatti realizzare da Gentile I da Varano intorno al 1260 e da un corpo centrale aggiunto attorno al 400’ da Giulio Cesare Varano, che voleva utilizzare la fortezza come villa.
Il fascino dell’ambientazione medievale e la bellezza dei suoi giardini pieni di fiori e della grande sala al suo interno la una delle location più scelte per matrimoni ed eventi.
Matelica, tra arte, miele e Verdicchio
Sebbene non sia famosa come Camerino, a Matelica sono tantissime le cose da vedere, di natura artistica, naturalistica e tante altre “chicche” che vediamo ora insieme.
Gioielli architettonici
Una visita di Matelica non può che partire dal suo centro storico, contornato da più di 50 vicoli e 10 piazzette.
Perdendosi tra queste strade ci si ritrova davanti a scalinate e scorci da “rubare” con uno scatto, e si possono vedere delle vere e proprie bellezze architettoniche.
Come il Museo Enrico Mattei, nato nel 2018 dalla volontà della nipote Rosangela Mattei, con lo scopo di tramandare, la storia, l’opera e l’impegno sociale di Enrico Mattei e della ENI, che ha visto moltissimi lavoratori proprio di Matelica.
Affascinanti anche i luoghi legati alla Beata Mattia Nazzarei: la chiesa- santuario Santa Maria Maddalena e annesso monastero delle Clarisse, che da oltre 7 secoli ospita col corpo della beata.
Antico oratorio duecentesco, l’attuale chiesa fu danneggiata dal terremoto del 1740 e ricostruita a metà del 1700 su disegno dell’architetto Gaetano Maggi.
Sicuramente da visitare anche il Teatro comunale “G. Piermarini” , stesso progettista del teatro alla Scala di Milano del 1812, sotto il quale durante alcuni lavori di restauro sono stati ritrovati i resti di terme di epoca romana, proprio sotto al palcoscenico.
Matelica nasconde però un vero tesoro scientifico, unico al mondo: il Globo.
Si tratta di un orologio solare sferico, realizzato più di 2000 anni fa e funzionante con la luce solare.
È stato rinvenuto nel 1985, durante alcuni lavori al Palazzo del Governo, in piazza E. Mattei e si tratta di una sfera di marmo greco di 30 cm di diametro, con varie incisioni tra cui dei cerchi concentrici, la cui posizione sulla sfera è determinata dalla latitudine di Matelica.
Ed è per questo motivo che è un pezzo unico: spostandolo in un’altra latitudine cambierebbe la posizione dei cerchi concentrici sulla sfera, infatti è funzionante solo a Matelica.
Nel mondo è unico nel suo genere, ne esiste solo uno simile che è stato rinvenuto a Prosymna in Grecia.
Miele e Verdicchio
Due sono le eccellenze enogastronomiche di Matelica: il miele e il Verdicchio..
Il Miele, sebbene da tempo sia un’attività ampiamente praticata in questo territorio, da qualche anno si sta creando qui un polo di innovazione e crescita.
Invece l’oro verde, ovvero il Verdicchio è sicuramente l’eccellenza enogastronomica principale di Matelica: uno dei migliori vini bianchi d’Italia.
Un prodotto di nicchia, che nasce solo qui nell’Alta Valle dell’Esino, dove c’è un microclima unico che permette, appunto, la realizzazione di un vino dalla qualità eccellente.
Fabriano oltre la carta
Quando si pensa a Fabriano la si associa sempre alla carta, ma questa città nasconde molte altre bellezze ed attrazioni!
Vediamole insieme.
Il Teatro Gentile
Risalente alla fine del 1600, il Teatro Gentile venne raso al suolo nel 1863, e subito ricostruito nel 1884.
Viene annoverato tra i teatri più belli delle Marche, ed apprezzato per la qualità della sua acustica, un vero e proprio gioiello.
La Pinacoteca Molajoli
Troppo poco conosciuta, la Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” è composta da due collezioni.
La prima è quella “storica”, dove puoi ammirare pezzi di arte sacra provenienti non solo da Fabriano ma anche dai territori limitrofi, datati tra il 1200 e il 1700.
La seconda collezione è La Casa di Ester, nata da una donazione privata di Ester Merloni, consistente in due sale che espongono opere di alcuni degli artisti più importanti del Novecento italiano, come Burri, De Chirico, Fontana e Manzù.
La Farmacia Mazzolini-Giuseppucci
Una farmacia che è anche un museo: il Museo Farmacia Mazzolini e Giuseppucci 1896 Scienza e Natura.
Completamente realizzato in legno intagliato e realizzato alla fine dell’800, si trova in pieno centro a Fabriano, a due passi da Piazza del Comune, dove puoi ammirare anche la splendida Fontana Sturinaldo.
Appena entrato verrai accolto dal forte e caratteristico odore del legno, che man mano lascerà spazio alle tante piante aromatiche e officinali.
Uno scrigno unico nel suo genere.
Il Museo della Carta e della Filigrana
Parlando di Fabriano nn potevamo non nominare il Museo della Carta e della Filigrana, che trovi vicino ai centralissimi giardini Regina Margherita.
Al suo interno farai un vero e proprio viaggio alla scoperta della storia della carta, dalla sua creazione fino all’esposizione delle filigrane e potrai anche metter mano (letteralmente) nella pasta delle materie prime che poi diventeranno carta, proprio come avrebbe fatto un mastro cartaio fabrianese nel 1300.
Divertente, vero?
Oltre a questa esperienza unica, nel museo troverai dei pezzi unici, come la carta fatta con i carciofi o le banconote più rare al mondo.
Queste sono solo alcune delle bellezze da visitare in questa città, tutta da scoprire passeggiando.
Se poi questo giro di Fabriano lo fai addentando un bel panino con il Salame di Fabriano acquistato al mercato coperto, beh, diventa tutto più gustoso!
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